martedì 17 dicembre 2024

Un argine

Il pensiero di essere una piccola esistenza,
uno dei grani nella moltitudine dei grani di sabbia
che Abraamo fu invitato a guardare,
non placa ciò che mi brucia 
ciò che desidero dire -
anche se nessuno mi ascoltasse:
ogni parola
il mio argine personale contro la morte.

Jonathan S. Benatti - 17/12/2024



Diventare un padre

Quanto pesa un padre?

Il coacervo di desideri 
s'incontra e scontra
come le nubi nel cielo:
rifrazione e pioggia 
possono nascere.

Tu questo devi sapere:
c'è una stanza
dove entro ogni giorno
quando la città dorme 
e tu e tua madre con essa.
 
Tornano le domande.
Quanto pesa un padre?
Qui seduto innalzo la mia semplice prece
al Cielo:
fammi lieve
se non per me, 
per mio figlio.

Jonathan S. Benatti - 17/12/2024


giovedì 12 dicembre 2024

Non griderò il mio amore per te.

Non griderò il mio amore per te
da un tetto
o da un luogo elevato
così che il mondo possa udire
un altro urlo,
uno tra tanti,
disciolto nella soluzione 
confusa
della sua massa.

Ti ripeterò le solite parole 
all'orecchio,
sussurrando ostinato.

Se dovesse rimanere 
un segreto
così sia.

Sia però come il seme
piccolo
caduto nel suolo:
germoglio e poi pianta fruttifera
all'ombra del quale
s'alzi il canto degli uccelli versicolori.

Jonathan S. Benatti - 12/12/2024


giovedì 5 dicembre 2024

Tutte le mie vie - Prolegomena ad ogni passo futuro

Ti sono note tutte le mie vie
(Salmo 139:3)

I.

Imparare ad essere leggeri
pur con le zavorre.

II.

Tanti sono gli abissi che la mia nave solca,
ma tante sono le creature colorate
che quiete vivono in essi.

III.

La sola consapevolezza necessaria:
saper d'essere oggetto d' Amore incondizionato,
misterioso,
che tutto dona e tutto chiede Geloso.
Se ciò non è,
allora ogni passo sarà altrove,
mai verso Te.

IV.

Ci sarà sempre Qualcuno
per cui sarai prezioso,
così come sei.

E, poiché lo sei,
sarà l'unica Voce 
a dire la verità 
su chi tu sia.

V.

Ho guardato il volto dell'Amore,
mentre Amore mi custodiva 
nell'incavo della sua mano.
La gloria del Suo volto
è nelle benevole rughe
di fatica.
A chi cerca l'incanto,
Amore risponde con presenza.
E chi è sufficiente a queste cose?
Chi è in grado di resistere?

VI.

Fiamma tenue
che divampa
Fiamma alla cui luce mi scaldo
al cui fuoco
le scorie s'affinano
fino a farmi metallo scelto,
Fiamma che accende il mio stoppino:
che di Te possa bruciare senza consumarmi.

VII.

E ora, cosa posso chiederti
Padre nostro che sei nei cieli
Figlio nostro a cui arde la pelle 
Spirito nostro che gemi nel mio cuore?
Nulla, se non che ogni mia domanda
sia già Tua parola.

Jonathan Simone Benatti - 05/12/2024








martedì 3 dicembre 2024

Inquietudine?

L'inquietudine è amorfa.
Si adatta al suo contenitore;
Nulla la trattiene, tanto meno le mani
che vorrebbero soppesarla.


Pochi ne parlano con consapevolezza:
chiacchierano intorno ad essa
e la rivestono d'insopportabile romanticismo
quasi fosse un orpello da ostentare.

Chi inquietudine conosce,
la guarda negli occhi
innamorato
e con lei danza.

E' il canto di chi contraddice
il mondo
con la speranza.

Jonathan Simone Benatti - 03/12/2024







Parole dalla fine del mondo

Non dormo. Sono stanco. Vento, mare, sole mi rendono felice e stanco. Ma, non dormo. Altra è la stanchezza che avverto. Non dormo. Non è il ...