venerdì 8 settembre 2023

In attesa di partire per Torino

Torino
non è un luogo fisico
ma un segno sul mio braccio
che camuffo e nascondo
e riaffiora 
e tutti vedono
non appeno arrotolo le maniche
della mia camicia.

Torino
per me non è una città.
Torino è la Città.

E' il mio sangue

E' il mio accento ibrido:
senza cadenza, con vocali aperte

E' mia nonna
che desiderava vederla ancora una volta

E' mio nonno in bicicletta
di ritorno dalla Fabbrica

E' il dialetto e il vernacolo profetico
con cui si dice la vita

E' mio padre sul parquet che salta e corre

E' mia madre che mi accarezza, seduti nel tinello

E' mia sorella che a Torino non ci è nata
ma ascolta le mie apologie sulla Città

E' stringere la mano a mia moglie
per la prima volta

E' l'incontro
e raccontarsi le stesse storie
sentite e risentite
accresciute
vecchie e nuove
ed è guardarsi e scoprirsi adulti

Torino è questo viaggio
ogni volta nuovo
ogni volta atteso
ogni volta promettente e deludente
(idea e realtà talvolta non coincidono) 
eppure
Torino è il ritorno del figlio prodigo
che sa, come disse Cesare,
che una Città ci vuole.

Per sapersi vivi in questo mondo.

Jonathan Simone Benatti - 08/09/2023


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