Ho riguardato una foto
di noi due.
Tua madre l'ha presa
su mia insistente richiesta.
Alle nostre spalle
il millenario ponte;
il cielo e l'invaso colmo d'acqua
speculari,
infiammati
dal sole che,
stanco per il freddo,
si cela all'orizzonte.
Io sorrido,
perché sei
con me
e generi in me
vita
e
pienezza.
Tu, spensierato,
nomini le cose
cercando, compiaciuto,
approvazione.
Scruto la foto attentamente
e comprendo che
l'insistenza di fissare ogni momento
in una immagine,
fisica o mentale che sia,
è il mio cercare
nell'istante
una qualche permanenza.
Queste schegge di vita
eccedono
ogni orrore possibile.
Qui,
proprio qui,
trovo compostezza
e la finestra
che dischiude
il mondo
del vero Essere.
Jonathan Simone Benatti - 31/01/2023
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