(per difesa)
hai costruito diverse immagini
sperando che nella casa degli specchi
si perdesse qualcosa dell'archetipo.
Donare solo una parte di te,
un frammento, un tassello:
strategia intelligente
(almeno così pensavi)
non fosse che ad un tratto
la somma delle parti
non si conformava più
all'originale.
Fingere dolore
per anticiparne il gusto
qualora fosse arrivato
veramente.
Adombrare la possibilità
del fallimento
nel pieno di una gioia;
sabotare la stessa felicità
perché, ti ripetevi, tutto è passeggero.
E poi quell'artefatto
che spacciavi per il tuo Dio:
figura dal sorriso sempre accigliato.
Accade qualcosa.
Il corso degli eventi,
una serie di situazioni,
il fluire dell'esistenza
che trasporta,
ora con lentezza
ora con veemenza,
verso la foce
(c'è chi attribuisce al caso ogni cosa,
c'è chi utilizza i rapporti causa effetto,
c'è chi prende le cose così come sono
e vive lasciandosi condurre).
Io penso
che Tu,
il più iconoclasta di tutti,
abbia voluto farmi un dono:
concedermi l'ingresso a una vita
immersa
nella vita:
a qualsiasi costo.
17/06/2022 - Jonathan Simone Benatti
Nessun commento:
Posta un commento