giovedì 20 febbraio 2025

In un giorno gravoso sul lavoro (e pensando a mia moglie)

 But we by a love so much refined
(J.Donne, A Valediction: Forbidding Mourning)


Abbiamo affilato la lama delle parole
per incidere la rabbia del nostro amore
sulla pelle nuda
o, perlomeno, su quella
che non proteggiamo con la corazza
della solitudine.

Strana cosa sono gli amanti.
Non quelli che vivono d'istanti,
farfalle della passione,
ma quelli che si spogliano di pesi
per correre con perseveranza
insieme 
verso una meta ignota
(speranza dell'adolescente idealista
che dal caleidoscopio delle possibilità
sceglie un colore che gli sia rifugio).


E dunque:
cadano le nostre pesanti armature
e vieni, amica mia,
vieni nell'Eden giornaliero,
il santuario di Dio con gli uomini.

Cogliamo un grappolo qua e un grappolo là,
camminiamo privi di ogni veste,
liberi e senza vergogna alcuna
di guardarci, dirci, 
di stringerci alla luce della luna
e sentire i respiri sincronizzarsi.

Vieni, amica mia:
camminiamo 
lontani dall'albero della conoscenza del bene e del male.

E' la tentazione d'essere un dio
che rende le parole acute
e il cuore inespugnabile.

Io voglio essere per te
una semplice creatura.

Jonathan S. Benatti - 20/02/2025







venerdì 7 febbraio 2025

Ancora un volta

Ancora una volta
non smette di sorprendermi
come, fra tutte le persone,
io pure sia diventato padre,
un padre fra tanti padri.

Ti ho atteso a lungo.

Tua madre bella
mentre volgeva il volto al sole di Settembre,
nei primi giorni in cui giunse notizia
del tuo arrivo.

Io contemplavo il ripetersi quotidiano
di questa immagine
e, come ogni persona che conosca
le spire dell'impazienza,
camminavo per strada cercando un pretesto
per dire a tutti ciò che sarei divenuto.

Ancora una volta,
non mi abbandona la frenesia
di dire il tuo nome,
di raccontare di te
e d'essere fra quelli che, pur sparendo
e incamminandosi per la via di tutti i mortali,
siano ricordati:

per sconfinata dolcezza
nel mio passo perenne verso te.

Jonathan Simone Benatti - 07/02/2025







Parole dalla fine del mondo

Non dormo. Sono stanco. Vento, mare, sole mi rendono felice e stanco. Ma, non dormo. Altra è la stanchezza che avverto. Non dormo. Non è il ...