venerdì 21 luglio 2023

Un Salmo

Spogliato di ogni peso supplementare
per camminare leggero,
risoluto, verso un luogo di dimora,

sono 
scorticato e accarezzato
dal sole

soffocato e dissetato
dall'acqua

eradicato e sospinto
dal vento

provo orrore
e attrazione
per il Mistero che tu Sei
Imperscrutabile cuore
e cuore Umano

Dio Creatore Onnipotente
e Nato debole all'umanità 
nel ventre molle di una ragazzina.

Spogliato di ogni illusione
lascio che ogni elemento 
del Tuo mondo
abbia il suo evolversi
sul mio volto.

Incantato dal firmamento 
sul colle senza luci
sono angosciato
dalla sua gravità e dai suoi spazi oscuri:

sono una particella costituente 
transitoria e impercettibile a ogni osservazione,
ma il pensiero dell'eternità
è inscritto nel mio cuore fragile.

Il cammino Signore
stanca talvolta
più del lavoro
più della fatica

e su queste ginocchia nude
mi inchino
come chi 
finalmente
ha compreso
che nell'atto di dire una parola
a Te
si è trovati dalla Parola
fatta di carne e sudore,
di pelle fumante,
di piedi sporchi,
che cerca sotto il tappeto, 
che spazza tutta la casa,
che danza e invita,
la Parola carica 

di pesi che nessuno vorrebbe portare

delle domande a cui non v'è risposta

del grido gemente 

della voce echeggiante dell'ansia 
che tutto consuma 
(anche la visione,
anche la prospettiva).

Eppure Tu non sei il parafulmine 
di ogni dolore,
ma la Quintessenza di ogni nostro desiderio
la sua Catarsi
la Sua Realizzazione.

Sei Colui che grida nell'uomo
e che sussurra con leggero alito di voce.

Per quanto il mio cervello 
impieghi ogni sinapsi e ogni tessuto funzionale
a sua disposizione

per quanto anche il mio corpo 
accompagni questa agonizzante lotta

per quanto io mi strugga nella volontà
persistente 
di resistere fermo nel combattimento 
(e non nel riposo,
lo dica il sottoscritto,
e non nel riposo)


altro non posso dire
altro non posso scrivere
se non questo inno
che canta la mia sconfitta
che canta l'armistizio
che canta l'imperscrutabile
Decreto d'Amore
che tutto vuole per sé.

Perché Tu ami
ogni frammento
e ogni scheggia
anche questo margine d'universo
che io sono.

Jonathan Simone Benatti - 21/07/2023












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