mercoledì 7 dicembre 2022

Spleen

La lastra d'acciaio
del cielo
incide 
precisa e
perpendicolare
il mare.

Qualche stentata nuvola,
come una macchia opaca,
interrompe il riflesso della luce
sulle pesanti superfici.

Là dove avviene l'incontro
tra i piani,
si staglia una piattaforma:
un mostro alto e scarno
che minaccioso e lontano
guarda la riva.

Pochi sono i gabbiani oggi.

L'aria profuma di sale disciolto
e alghe.

E' freddo.
Qualche folata di vento
pianta sul viso
chiodi d'acqua.

Questo giorno di decadenza, 
sornione e lento,
mi affascina
più del clamore estivo
dove la folla indefinita
suda e ride
per dimenticare.

Un giusto silenzio
dove pensare 
a ciò che si perde
ogni volta che non si esce
dalla porta:
per guardare attentamente
all'intricata struttura
della realtà.

Jonathan Simone Benatti - 06/12/2022



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