Primavera 1
Ridestati
dal sonnecchiare.
Il cielo è terso
dopo la pioggia.
Aprile non è crudele;
Settembre lo è
quando illumina tutto
un'ultima volta,
d'oro,
prima del sonno.
Aprile promette
e di questo mi nutro
come la terra che si abbevera
del cielo
per germinare
in colori
tenacemente fugaci.
Primavera 2
Sono come mio figlio
sulla riva del fiume:
guardo tutto
con meraviglia
come se scoprissi per la prima volta
il mondo in cui sono.
Sono, sì:
sono.
Non perché penso,
ma perché
nonostante tutto,
nonostante
l'orrore
e la bellezza,
sono stato chiamato.
E su questa briciola
caduta dalla ricca tavola
del cosmo
sono amato,
amo,
accarezzo la pelle,
bacio,
abbraccio,
vedo e ho visto
le grandi opere
che silenziose annunciano
la Gloria traslucida
del Creatore.
Primavera 3
La grande polemica
se esista o meno una teologia naturale
mi annoia.
Vivo
nel Tuo mondo,
Dio,
non altrove.
Primavera 4
Così,
ridestati
e usciamo.
Abbiamo sprecato
il calore invernale
della nostra dimora:
per contare i nostri difetti
e fare la lista
di ciò che manca,
come guardando
alla dispensa dell'esistenza.
Dobbiamo
impiegare il nostro tempo
a spargere l'abbondanza
di semi che abbiamo comprato insieme
e continuare a diffondere
germogli di piante secolari
di cui non vedremo mai la chioma.
Seminare
è sperare
contro speranza.
Jonathan Simone Benatti - 21/12/2022
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