non so quando
e presagi non desidero,
in cui mi addormenterò.
Mi domando
se avrò ancora sete di giorni
o se sarò sazio
se alle mie spalle
la strada percorsa
sarà fiorita
oppure arida e pietrosa
se ricorderai il mio volto
illuminato da una risata leggera
oppure rabbuiato dall'ira
se ricorderai i miei occhi
sereni
oppure solcati da rughe di preoccupazione.
Penso alla mia vita dal ciglio
dell'essere
non per narcisismo,
ma perché
ancor più della morte
temo di vivere una vita infeconda.
Jonathan Simone Benatti - 28/11/2022