Le mani nude che scavano
la terra: un lavoro
a cui ogni essere umano
s'appresta ogni giorno
dimenticando di guardare
anche solo per un attimo
il cielo
dimenticando l'antica saggezza del poeta
che scorge con esattezza
un bipede nell'uomo,
non già un quadrupede:
perché possa rivolgere
lo sguardo in alto
perché possa provare
lo splendido terrore
di contemplare spazi antichi,
così antichi che la loro luce
proviene da altre epoche.
E poi un suono lontano.
La musica
il collante dell'universo
che nudi ci pone di fronte
a ciò che troppo facilmente
anneghiamo nelle preoccupazioni e nelle fatiche:
l'Amore chiama e cerca senza sosta
l'incontro di Volto e volto.
(Mentre la notte guardo il tuo
mentre mi specchio e vedo le ferite del mio
so che il tentativo di un passo
nella direzione dell'Amore
vale più della stessa vita).
Jonathan Simone Benatti - 10/04/2025