Pensando a te, dal centro della quotidianità,
Jeremy Sebastian
pazientemente
redigo memorie,
colleziono storie,
archivio dati,
annotando ogni evento
delle cronache
del mio mondo minuscolo.
I testi più importanti
sono quelli che di te
dicono,
di te.
Ogni giorno
diligente
aggiungo ricordi:
per tenerli tutti presenti.
Ogni giorno
mi desto e
ti vengo a baciare
mentre dormi sereno
impegnato a sognare.
Al mio primo passo nel mondo
ho la consapevolezza
che la tua vita
(che è la mia vita)
sarà per me
lo sguardo compiaciuto di chi s'incanta
a seguire la corrente del fiume che scorre,
il suolo che rinverdisce,
la gioia del cantare d'uccelli mattutini,
la forza del cibo,
la fatica del corpo
e il suo appagamento nel compiere un lavoro,
la libertà del tuffarsi in acqua,
la danza sciolta da ogni costrizione,
l'indecifrabile consolazione del suono,
il significato
d' amare e d'essere amati
al di là del fragile contenitore
della parola che descrive.
E se provo a immaginarmi che qualcuno legga
questa mie cronache familiari
un giorno, fra molti anni,
spero possa sorridere
come io sorrido addolcito
quando leggo lettere antiche
e scopro nuovamente
che, sebbene la storia sia unica per ogni essere,
qualcosa ci accomuna
lungo le sue coordinate:
sì, amare ed essere amati,
sì, così è.
Jonathan Simone Benatti - 29/01/2025