mercoledì 25 ottobre 2023

Spoon River revisited

(Scrivo dal vertice della fragilità)

Prima o poi
un nome me lo faccio anche io
sul legno o sul marmo.
Ci saranno,
come in ogni storia,
prefiche e piagnoni,
dolori autentici.
abbracci fatti al vuoto
perché questo, come tutti,
lascerò:
il compito sarà di decifrarlo.

Primo o poi 
un nome me lo faccio anche io
scritto sull'acqua e sulla polvere,
destinato all'oblio generale,
destinato a permanere in qualche cuore
come attesa di incontro
(spero che tu,
piccolo mio, desidererai ricongiunzione;
spero che tu, 
piccolo mio,
chiuda i miei occhi da adulto,
spero di vedere tutto di te,
piccolo mio).


Prima o poi
un nome me lo faccio anche io
inciso nella vita -
perché la lettera uccide,
lo Spirito invece vivifica -.

E anche se per poco,
il mio nome,
scritto o pronunciato
non da me 
(io lo nomino
solo se mi si domanda: 
il proprio nome deve dirlo l'alterità
affinché prenda significato),

prego
sia una testimonianza
del suo etimo:

Dio ha dato.

Jonathan Simone Benatti - 25/10/2023



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